venerdì 11 maggio 2007

GEORGE CLONE








NO MARTINY NO PARTY

Fabrizio Gaetani Cabaret

RENAULT PARTY, VITA MONDANA E BLUETOOTH


Venerdì sera, 4 Maggio, la Renault ha lanciato sul mercato la New Twingo, a Roma, allo "Spazio Novecento".

Io, grazie ad un invito, sono andato. Un pò per curiosità un pò per il piacere di vedere ex-colleghi-amici che non vedevo da tempo.

La serata era piena di VIP e gente della Roma bene, c'erano tra gli altri anche Giorgia Palmas, Nicola Savino, Aida Yespica e Matteo Ferrari.

Durante la serata hanno anche consegnato il primo esemplare di New Twingo a Nicolas Vaporidis, ve lo ricordate l'attore di Notte prima degli esami 1 e 2?? Si è lui.


Durante la serata c'erano 4 Totem Bluetooth, allestiti da Dlite, dai quali gli invitati hanno potuto scaricare sui propri telefoni cellulari video promozionali e foto del nuovo design dell’automobile.



La serata è stata organizzata bene ed è stato un piacere rivedere vecchi amici, spero ci saranno altre occasioni prestissimo.

Grazie ancora per l'invito, alla prossima

TELEinCOM PATIBILI

"Telecom Italia buonasera sono XXXXX come posso aiutarla?"
"Buonasera ho un guasto al telefono di casa, mi chiamano e squilla libero ma io ho tutto staccato, non sento nulla"
"Mmh...aspetti un attimo che verifico - pausa qualche minuto - eccomi, si ho controllato, c'è stato un guasto interno, abbiamo avuto un problema ad un convertitore nella sua zona"
"Capisco, quindi il guasto dipende da voi, non dal mio telefono?"
"Si, il guasto è nostro, ci scusiamo"
"Fantastico, quando lo riparate?"
"SICURAMENTE entro Sabato pomeriggio"
"Sabato pomeriggio?? Ma è Giovedì, e io che faccio fino a dopodomani?"
"Eh, lo so, ci dispiace tanto. (cerca di essere conciliante perchè sa che sta per darmi la mazzata) Consideri però che Sabato pomeriggio i tecnici staccano alle 16.00/16.30, quindi se non dovessero finire per tempo, il problema potrebbe...ovviamente speriamo di no...(OVVIAMENTE DICO IO!!!) protrarsi fino a Lunedì-Martedì"
"Lunedì-Martedì????? Ma sta scherzando?"
"No"
"Scusi ma io fino a Martedì sono senza telefono?"
"Purtroppo si"
"Ma come, il guasto è vostro e ci rimetto io? Non lo riparate subito?"
"Ha ragione, mi dispiace" (secondo me un pò sta godendo)
"Va bene, grazie, allora questo week-end prego e aspetto"
"Buona sera"
clic

SENZA PAROLE

giovedì 10 maggio 2007

FIORELLO - ONE MAN SHOW - MA NON BASTA


Volevo fare il ballerino..., così si chiama l'ultimo spettacolo in tour in questi giorni del mitico Fiorello.
Come poterselo far sfuggire?
Infatti, grazie all'amico Mauro, Lunedì sera mi vedo invitato alla serata al Palalottomatica di Roma per assistere allo spettacolo.
Roba da non crederci, come poter dire di no?
Così, da bravi cittadini-previdenti-daiandiamoprimachec'ècasino, alle 19.30 puntuali, partiamo da casa. Peccato non aver pensato che, non solo i biglietti erano numerati-riservati-daichenessunotirubailposto, ma anche che lo spettacolo iniziava alle 21.30!!!
A parziale scusante devo dire però che sul biglietto c'era scritto h21.00, poco male.
Alle 19.50 dunque ci presentiamo davanti ai cancelli che mirabilmente si aprono proprio in quel momento, caspita, è la prima volta che entro per "primo" in un posto, sono emozionato!
Talmente tanto emozionato che non penso che le altre 7.998 persone probabilmente arriveranno verso le 21.00 o giù di li e nemmeno che Fiore sicuramente non ha un fan club come Gigi D'Alessio che raccoglie orde di ragazzine accampate a ridosso dei cancelli ore e ore prima del concerto...così potevamo prendercela comoda!!!
Invece, soli soletti, ci accingiamo ad entrare.
Ore 20.00 e ora che si fa??
Fortunatamente ci viene in soccorso Massimo, un carissimo amico che, lavorando all'interno della location, vuole offrirci ad ogni costo un paio di fantastici (si fa per dire) caffè , un pò di pizza e qualche bevanda, in uno dei tanti punti ristoro situati all'interno, tanto lui segna.... :-)
A proposito, grazie Max, a buon rendere.
Dopo poco si aggiungono alla comitiva anche Micky e "O'Dottò", anche loro troppo previdenti, ma stavolta per colpa nostra, hanno pensato di seguire il nostro consiglio...

Così, tra una chiacchera e l'altra, finalmente arriviamo all'ora in cui ci tocca metterci seduti per l'inizio dello spettacolo.
In realtà allo spettacolo mancavano almeno altri 15 minuti ancora ed avrei fatto volentieri a meno di condividere, per quel tempo in più, metà della mia sedia con la signora piuttosto grassa e "strabordante" che mi sedeva accanto. Avrei tranquillamente continuato a godermi la piacevole compagnia delle chiacchere fra amici, delle elugubrazioni (mie) sul lavoro (sempre mio) di prima e su quello (eh si, sempre del mio) di adesso.
Lo so, parlo solo io, ma è stata Micky che mi ha chiesto, ecchedovevofa??
Si sa che se mi si tocca su alcuni tasti, parto in quarta...
eh..eh..
Grazie Micky per la comprensione.


Dunque, dicevamo che avrei beatamente continuato a sorseggiarmi la mia birra fredda in compagnia se non fosse stato per la signorina-hostess-quicomandoio-buonaseramidica che facendo avanti-indietro per il corridoio con la faccia di un Bufalo incaxxato, avrà pensato che 5 persone allegre e sorridenti erano troppo per la sua serata. Soprattutto poichè noi, avendo trovato il posto da soli (che ci vuole sono numerati, basta leggere), non ci eravamo avvalsi della sua competenza, così, a parziale vendetta ci ringhiava ogni 2 minuti per farci sedere ai nostri posti. Alla fine ha vinto lei, siamo seduti.
Si spengono le luci, la gente freme, qualcuno finge di aver riconosciuto Fiore e partono gli applausi. Qualcun'altro invece aspetta che siano tutti seduti e poi, con fare sicuro di chi sa che tutti lo guardano, entra in sala da sotto, posizionandosi sorridente in prima fila, tra i mugugni e i sospiri generali della gente tipo "ecco, il solito vip del c.. che arriva all'ultimo, chi sarà"?
Ancora silenzio, rotto da uno strillo del Fiore (ormai, dopo 20 minuti che scrivo siamo come amci), il mio timpano salta e credo anche le coronarie di qualcuno in sala!!
Inizia così lo show nello show, con Fiorello che prende in giro da dietro le quinte diversi presenti che vengono di volta in volta inquadrati da un sagace cameraman e mandati sul grande schermo da un attento regista. Se il buongiorno si vede dal mattino - penso - stasera mi suicido dalle risate.
Purtroppo (o per fortuna) sono ancora qui che scrivo, a testimoniare che non c'era da ammazzarsi dalle risate come mi aspettavo.
Lo Show va avanti un pò a rilento fra monologhi (simpatici) del Pigmalione siculo e canzoni e balletti che un 47enne (non si vede affatto) Rosario Fiorello interpreta completamente solo e senza sosta. Roba da far invidia alla maggior parte di noi trentenni ormai appantofolati-skytelecomandati :-)

Ogni tanto qualche battuta fulminante, specialmente nel "pezzo" che lo vede imitare (alla perfezione direi) un "fumoso" Andrea Camilleri.

Per il resto nulla più.....tanti sorrisi e solo un paio di risate, quelle vere.

Quelle che quando le senti a Radio2 ti fanno rischiare l'incidente se li ascolti durante una tranquilla giornata di traffico romano!


Insomma, è stato il classico OneManShow all'Americana, con luci, canzoni, balletti e tanti applausi di circostanza.


Tanti tanti complimenti a Fiorello che ha dimostrato (ce ne era bisogno??) di saper ballare, cantare e recitare.....ma in fondo è stata un pò una delusione, anche perchè 3 ore sono tante, specie se si aggiungono alle 2 ore fatte di attesa per un eccesso di zelo :-)

E poi Fiore, 52,00 Euro per uno show come questo sono davvero troppe!!!


Meno male che non ho pagato io......

mercoledì 2 maggio 2007

IL MORETTI E' MORTO

"Il primo bacio fa schifo"

LIBERTA’ SENZA OCCUPAZIONE O OCCUPAZIONE SENZA LIBERTA’?

Oggi è un giorno speciale, ho rassegnato le mie dimissioni.
Si , lo so, non è una poesia, non è un libro, né un’idea o un consiglio.
E’ un semplice sfogo. Uno sfogo personale. E nemmeno tanto interessante.
Ma, in fondo, questo blog è personale, è mio, lo leggo solo io e le pochissime visite ricevute stanno a testimoniare che non ho utenti con aspettative che resterebbero male, leggendo questa mia.
E allora, che male c’è??
In fondo i blog non nascono proprio per questo? Per la voglia, del tutto personale di qualcuno, di esternare ad altri le proprie idee? Sono diari personali e, come tali, possono avere contenuti personali, come nel mio caso, o pezzi degni di un giornalista affermato, come nel caso di molti blog che sono solito leggere.
Stamattina mi sono svegliato con un misto di emozioni, la voglia e la curiosità di intraprendere questo viaggio senza certezze, il rammarico per essere giunto a questo punto senza aver fatto nulla prima, la consapevolezza che oggi non esiste il “lavoro sicuro” ma certo avere un contratto a tempo indeterminato, per giunta in un’agenzia che lavora nel campo che a te piace tantissimo, certi vantaggi te li dava pure!!!
E allora perché mollare tutto e cambiare vita senza avere alternative valide??
Per il gusto di dimostrare a te stesso e agli altri che sei diverso? Per urlare a voce alta che nella vita c’è sempre di più? Per cercare il tesoro come Santiago nell’Alchimista per poi scoprire che è lì vicino a te senza che te ne sia mai accorto?

Stamattina, mentre consegnavo la lettera, un mio collega (ormai ex-collega) mi ha detto una frase che mi è rimasta dentro come un pugno nello stomaco, era la spiegazione a tutte le emozioni che provavo dentro, la sintesi del mio stato d’animo ed il perchè dello scontro che avevo con me stesso e mi ha dato lo spunto per il titolo di questo post.
“Ricordati che la Libertà senza un lavoro non esiste”.
Alla prima impressione sembrerebbe una frase quasi ovvia, banale, chi può dirsi veramente libero senza avere almeno un po’ di soldi per potersi permettere un viaggio, un pacchetto di sigarette o un libro?
Insomma, una qualsiasi cosa che faccia della nostra libertà un momento quantomeno piacevole e disincantato.
Riflettendoci bene, però, non è stata la frase a destabilizzarmi ma il concetto che esprime a rendermi così triste e malinconico.
Perché per essere liberi bisogna per forza di cose liberarsi dal peso di una dipendenza da qualcosa o da qualcuno?
E soprattutto, perché l’indipendenza da qualcosa (in questo caso dal lavoro) viene vista dalla maggior parte come un peso tolto, come una “condicio sine qua non” per sentirsi liberi?
Spesso mi sono chiesto se valesse la pena sottostare alle regole della vita sociale solo per essere accettati dalla massa. Snaturarsi fino quasi alla sofferenza pur di sentirsi "normali", uguali agli altri. Gli altri chi poi??
Certo, vagabondare senza metà e senza obiettivi è una cosa immatura più che coraggiosa, soprattutto se alle tue “carenze economiche” sopperiscono i tuoi genitori.
Ma allora quando siamo veramente liberi?
Quando non dobbiamo rendere conto a nessuno se non a noi stessi?
Quando le regole le decidiamo noi e siamo pronti a pagare sulla nostra pelle per le scelte sbagliate?
O quando, dopo aver fatto la nostra parte, magari in ufficio, ci rilassiamo e ci dedichiamo ai nostri hobby e ci godiamo un meritato riposo, o un viaggetto?
Una sera a cena Luca Moretti di Terranullius mi disse:” Io ho fatto il mio contratto con la vita, lavoro 6 ore al giorno, il resto del tempo sono un uomo libero”.
Forse Luca ha capito prima di me il valore ed il significato delle parole “libertà” e “vita sociale”, forse semplicemente sono io che devo maturare e oggi, quello che chiamo malessere, è solo la “sindrome di Peter Pan”con cui devo combattere.
E allora?? Chissenefrega!!

Non so la risposta a tutte queste domande, quello che so è che oggi mi sento libero.
Libero di scrivere questo post, libero di svegliarmi tardi la mattina, libero di prendere il sole.
Ma soprattutto libero di credere che nella vita c’è sempre qualcosa di più.
E ho voglia di scriverlo su questo post, soprattutto per ricordarlo a me stesso, quando diventerò grande...