venerdì 1 ottobre 2010


"Storie Bastarde. Quei ragazzi cresciuti tra Pasolini e la Banda della Magliana"
di Davide Desario, prefazione di Giancarlo De Cataldo

La periferia come non l'ha mai raccontata nessuno.

“A Ostia, certo, continueranno a nascere bravi ragazzi e banditi, sognatori e ribelli, persone per bene e bastardi"
(dalla prefazione di Giancarlo De Cataldo)

Anni Settanta/Ottanta. Estrema periferia di Roma. Una terra di nessuno dove qualche anno prima è stato massacrato e ucciso Pier Paolo Pasolini. Un posto dove le strade ringhiano e i bar sono palestre di vita. Un gruppo di ragazzini cresce in mezzo alla malavita locale, incrociando i “bravi ragazzi” della Banda della Magliana e la Primula Rossa delle Br, Barbara Balzerani.

Il libro racconta l'infanzia e l'adolescenza bastarda nella periferia romana con gli occhi di un gruppo di ragazzini che, tra risse e scippi e motorini rubati, sogna di diventare grande, di farcela. È Ostia, ma potrebbe essere qualunque periferia italiana, dove sopravvivere vuol dire fare i conti anche con tragedie come l’episodio di Vermicino che ferma tutti davanti alle televisioni.
Molte storie in questo libro sono davvero belle. Alcune mi hanno veramente commosso. Spesso esce fuori tutta la vena di giornalista di Davide Desario, giornalista del Messaggero e autore di questo ottimo libro. Lo stile è molto fluido e abbastanza maturo per essere un’opera prima. Ricorda molto “La vita davanti a se” di Romain Gairy. A volte, infatti, sembra che a raccontare tutto sia un "cronista bambino" (come ha detto Max Giusti nell’intervista fatta durante la presentazione). Molto riuscita è anche l'idea alla Nick Hornby dei dischi disegnati come titolo.
Nel contesto, questo libro mi ha creato un mix di emozioni positive, come pochi libri sono riusciti.
Insomma, giudizio finale: Molto bello!
Lo so perché appena finito ho pensato:"Cavoli, quanto vorrei continuare a leggerlo!”
Consigliato a chi ha amato "Romanzo criminale".
BOOKTRAILER DER PIOTTA
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